domenica 30 agosto 2009


Ritratto eseguito a matita

Giovinazzo - Piazza V. Emanuele

Suggestiva rappresentazione a inchiostro di china della bellissima fontana ubicata al centro della piazza in primo piano e della chiesa S. Domenico sullo sfondo


Ritratto eseguito a matita

Ritratto eseguito a matita
Ritratto eseguito a matita

martedì 18 agosto 2009



L'opera rappresenta un ulteriore arco in pietra romanica presente in Via Gelso.


Verona - Abitazione Giulietta e Romeo



Venezia - Ponte dei Sospiri



Montefiascone (VT) - Veduta aerea



Un'opera suggestiva di Montefiascone in provincia di VITERBO

Giovinazzo - retro della cattedrale





Il ritratto di mio padre che ho perso qualche anno fa, a cui dedico interamente il mio blog

lunedì 17 agosto 2009

Biografia

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----Francesco CORTESE è nato il 28 Agosto 1961 a CARACAS da genitori italiani. Nel 1965 con la famiglia rientra definitivamente nel suo paese d'origine - Giovinazzo (BA) - dove attualmente vive.
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----Tra l'infanzia e l'adolescenza, ha mostrato un certo interesse per il Disegno e la Pittura, e pur non essendo supportato da studi adeguati, si è rivelato un vero talento.
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----Dopo un percorso formativo di natura tecnica, nel 1982 ha intrapreso la carriera militare che non gli ha consentito di esternare e quindi sviluppare le sue doti artistiche.
----Solo negli ultimi anni, raggiunta una serenità lavorativa, ha rispolverato la sua passione, riscoprendosi profondamente attratto dalle straordinarie bellezze del centro storico del suo paese e non solo.
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----Le tecniche della pittura ad olio e dell'acquarello, sono anch'esse espressioni delle sue doti artistiche che al momento non trovano la giusta finestra temporale e logistica per essere rispolverate.
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Attualmente si dedica alla realizzazione di:
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- disegni ad inchiostro di china;
- ritratti a matita;
- ritocchi a pittura su Book e album fotografici di ogni genere.
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L'originale visuale proposta nell'opera, rende perfettamente la suggestione che si può provare stando ai piedi della Cattedrale. Sollevando lo sguardo, spicca maestoso l'alto campanile, mentre sulla facciata superiore della chiesa, sono visibili i Doccioni: mostruosi animali stilizzati, simbolo della potenza della Cattedrale e di difesa contro gli spiriti maligni. Essi circondano il portale romanico posto sull'ampia bifora centrale.

Piazza Benedettine


L'opera riproduce fedelmente il noto scorcio del borgo antico di Giovinazzo, si tratta di Piazza Benedettine, denominata anche Piazza Zurlo a causa della presenza dell'omonimo Palazzo del XVI sec.
Lungo il vicolo centrale,che risalta subito alla vista, è possibile raggiungere l'antica muraglia che si affaccia sul mare.

Vico delle Grazie


Se si prosegue oltre la Cattedrale, da Piazza Duomo è possibile accedere in Vico delle Grazie, un'angolo suggestivo, dalle caratteristiche tipicamente medievali, incorniciato da un ampio arco in pietra, il cui sfondo è arricchito da una vite che allunga i sue rami lungo le antiche pareti.

Cattedrale

Affacciata elegantemente sul mare, la Cattedrale di Giovinazzo, in rigoroso stile romanico, domina sul centro storico dall'alto dei suoi 44 metri nella punta massima. Dedicata all'Assunta, fu fortemente voluta dalla Principessa Costanza D'Altavilla, figlia di Filippo I di Francia, nel 1150.
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Le numerose bifore, impreziosiscono la facciata visualizzata nell'opera. Imponenti, i due campanili, svettano verso il cielo; il più alto, posto in primo piano, accoglie al suo interno tre campane dai bizzarri nomi: Campanella, Predica e Vecchierella. Nel campanile minore, ve ne sono invece due, dai nomi quasi fonici: Bombaun e Din Din, i quali richiamano il suono delle campane stesse.
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Sulla destra affiora appena uno spezzone del Palazzo Ducale, fatto edificare dal nobile Nicolò Del Giudice, il quale sosteneva che il campanile della chiesa gli oscurasse la vista sul mare e che quindi dovesse essere abbattuto.

sabato 15 agosto 2009


Giovinazzo (Bari): Scorcio di Via Gelso, centro storico.
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Il pavimento, originale, lastricato di pietre e la struttura in pietra viva è una caratterista del centro storico del paese.

La strada è interessante anche perchè c'è, come d'uso in epoca antica, il riutilizzo di lastroni di epoca romana: sulla sinistra, infatti, si intravede una lastra non uniforme con la pietra viva, che rappresenta un piccolo fregio probabilmente risalente ad epoca romana, rimanenza di un vecchio edificio distrutto. La suddetta lastra è, quindi, stata utilizzata per la costruzione del nuovo palazzo, in epoca medievale: una consuetudine frequente nelle edificazioni del periodo.
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Il centro storico, come si evince da questo scorcio, è ricco di ambientazioni "romantiche", rese pregevoli dall'uso di ampi archi a tutto sesto che impreziosiscono le vedute paesaggistiche, incastonando questo angolo in una sorta di foto sempre viva, cristallizata nel tempo e nello spazio.

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Questo angolo ha solleticato la mia personale vena romantica: ho, quindi, voluto io stesso scattare un ricordo indelebile di questo scorcio.


Ricordo romantico e prezioso del mio paese, meravigliosa perla sul mare.